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🧠 Sindrome della Crocerossina: una lettura psicoanalitica


Cos'è davvero la “sindrome della crocerossina”?


Nel linguaggio comune, la “sindrome della crocerossina” descrive una persona — spesso una donna — che si lega a partner problematici, “da salvare”, sacrificando i propri bisogni. Ma al di là dell’etichetta popolare, questa dinamica nasconde meccanismi psicologici profondi, che la psicoanalisi aiuta a comprendere e trasformare.


🔍 Il bisogno di aiutare come forma d’amore


Non si tratta solo di bontà d’animo o altruismo.Chi soffre di questa dinamica spesso vive relazioni in cui amare significa prendersi cura dell’altro a tutti i costi, anche rinunciando a sé.

Dal punto di vista psicoanalitico, questa spinta ad “amare chi ha bisogno” può essere il risultato di esperienze precoci:


  • mancanza di riconoscimento affettivo,

  • genitori emotivamente assenti,

  • bisogno di sentirsi indispensabili per ottenere amore.


📚 Cosa dice Freud sulla “crocerossina”?


Freud non parlava direttamente di “crocerossine”, ma descriveva una dinamica molto simile nella scelta d’oggetto anaclitica: si ama chi rappresenta una figura significativa del passato (es. madre o padre) che si desidera, inconsciamente, salvare o riparare.

Inoltre, nel saggio Inibizione, sintomo e angoscia (1926) e nelle Nuove lezioni di introduzione alla psicoanalisi (1933), Freud parla della coazione a ripetere:

“Alcune donne scelgono oggetti d’amore da redimere come tentativo inconscio di guarire il padre o la madre falliti.”(rielaborazione da Freud, 1933)

🔄 Perché si sceglie chi non può amare?


Spesso la persona che si comporta da “crocerossina” si lega a chi è emotivamente chiuso, fragile o irraggiungibile. Questo avviene non per caso, ma perché:

  • L’altro richiama una ferita affettiva antica

  • La relazione attiva una ripetizione inconscia

  • C’è un investimento narcisistico: amare l’altro serve a sentirsi buoni, necessari, meritevoli d’amore


In questo senso, aiutare diventa un modo per curare una parte di sé mai ascoltata.


🧱 Perché è difficile uscirne?


Chi vive queste dinamiche spesso si chiede:"Perché continuo ad attrarre solo persone da aiutare?""Perché non riesco a lasciarle andare?"


La risposta psicoanalitica è che non è una scelta consapevole, ma un copione interno che si riattiva. Solo riconoscendo i motivi profondi di queste scelte è possibile cambiare.


🛋 Come può aiutare la psicoterapia psicoanalitica

Un percorso psicoterapeutico ad orientamento psicoanalitico può aiutare a:

  • Dare senso a queste ripetizioni

  • Riconoscere il proprio bisogno affettivo profondo

  • Costruire relazioni più reciproche, libere e autentiche


Attraverso il lavoro terapeutico si apre la possibilità di rompere il circolo tra sacrificio e delusione, e di riconoscersi degni d’amore anche senza salvare nessuno.


👨‍⚕️ Chi sono


Sono il Dott. Andrés Rivera, psicologo e psicoterapeuta.Ricevo nel mio studio a San Benedetto del Tronto e online, offrendo percorsi personalizzati per chi desidera comprendere meglio le proprie dinamiche relazionali e uscire da schemi ripetitivi che fanno soffrire.


📩 Contattami per un primo colloquio conoscitivo.

 
 
 

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